Storia a lieto fine o miracolo?

Quando al rifugio ci sono due cani che sono cresciuti insieme e che hanno condiviso per anni lo stesso box, il dubbio che assilla i volontari è sempre lo stesso: separarli perché abbiano possibilità più concrete di adozione o cercare un’unica famiglia per entrambi?

I cani sono esseri sensibili, ma con l’esperienza abbiamo visto che molte volte, quando trovano l’amore e un punto di riferimento “umano” non soffrono eccessivamente per la separazione dai loro compagni. Alcune volte però non succede così, quindi è sempre difficile valutare quale sia la scelta più giusta per loro.

Le occasioni per adozioni di coppia sono molto rare, se poi si tratta di cani diffidenti e impauriti dall’uomo diventano quasi impossibili.

Ma… Quasi impossibile vuole dire che impossibile non è! E in questi giorni al rifugio è avvenuto il miracolo!

Per raccontarvelo faremo un piccolo salto indietro nel tempo.

Nel lontano 2010 arrivarono al rifugio tre cagnoline nere, con tante macchioline bianche, simili a spruzzi di vernice sul manto. Di taglia piccola, carine, avrebbero potuto trovare casa in fretta ma… erano terrorizzate dalle persone, semi-selvatiche. I volontari provavano in tutti i modi a guadagnare la loro fiducia, ma era un’impresa ardua. Così passarono gli anni ed Ely, Frisa e Cuki continuarono a vivere al rifugio. Un giorno arrivò una dolce signora che le vide ed Ely, la più temeraria delle tre, prese coraggio e le saltò in braccio: fu amore a prima vista! Ely fu così adottata, mentre le due sorelle continuarono a rimanere in canile, sempre timide, timorose e un po’ impaurite, soprattutto con le persone che non conoscevano.

La storia arriva così ai giorni nostri, giorni anomali, in tempo di Covid, chiusure forzate, quarantene e adozioni bloccate.

Uno dei volontari del rifugio da qualche tempo stava riflettendo sulla decisione di regalare una sorellina al suo simpatico e aitante cagnolino, Benito! Rifletteva sulle possibili candidate, scelta ardua visto che al rifugio le avvenenti cagnette non mancano! Ed è così che la sua riflessione lo ha portato a quella che sembrava la più improbabile delle scelte: “Perché non provare con Cuki e Frisa? Facciamoli conoscere e vediamo se sono compatibili”. Ovviamente la scelta definitiva spettava a Benito, perché sarebbe stato lui a dover condividere spazi e vita con loro, ma lui come poteva non esserne entusiasta: due gemelline carinissime al posto di una sorellina sola!

Ottenuta l’approvazione di Benito non rimaneva che provare a vedere come avrebbero reagito Cuki e Frisa all’interno di un ambiente casalingo, per loro sconosciuto. Così le ha portate a casa con sé.

Di questa storia non vi racconteremo altro, lasceremo che le foto parlino per noi: dal freddo box del canile al divano, dal terrore alla nanna nel letto, abbracciate ad un “papà umano”.

Perché a volte i miracoli accadono…

Il cane è il migliore amico dell’uomo… disegna per noi con il tuo bimbo!

Il cane è il migliore amico dell’uomo, si sa…

Ma per i bambini lo è ancora di più!

Al tuo bimbo (o bimba!) piace disegnare? Fate un disegno a tema “AMORE CANINO” e mandatecelo alla mail info@cascinerossi.org o alla pagina facebook Rifugio Cascine Rossi – LNDC Casale Monferrato.

Nei prossimi giorni li pubblicheremo tutti sulla nostra pagina facebook ed i vostri bambini potranno divertirsi a cercare il loro disegno!

E non solo… qualcuno dei nostri ospiti vi manderà un ringraziamento speciale!

PS: ricordate di scrivere nel messaggio il nome dell’autore o degli autori del disegno.

Zagor… anche i più burberi tornano cuccioli davanti ad un bel giocattolo!

Buongiorno a tutti! Io mi chiamo Zagor e sono al Rifugio ormai da qualche anno.

Faccio parte di una stirpe di cani fiera e dignitosa, amo il mio “essere cane” ed avere un rapporto di reciproco rispetto con le persone che mi avvicinano.

Quando sono arrivato in canile però ero molto arrabbiato con tutti, arrivavo da una brutta situazione e ancora non mi rendevo conto di essere finalmente al sicuro! Ero diffidente e guardingo e dovevo far capire a tutti che era meglio girarmi alla larga, soprattutto se cercavano di toccarmi eccessivamente (detestavo quando volevano mettermi quelle goccine sulla schiena contro le pulci!!!) e se qualcuno faceva dei movimenti improvvisi per lui erano grane!

Quindi a poco a poco mi sono fatto una brutta fama al rifugio, tanti avevano paura di me; un giorno poi ci si è messa di mezzo pure la sfortuna e senza farlo apposta ho fatto cadere per terra una volontaria. Io però non sono e non ero un cane “cattivo”, ho solo avuto delle brutte esperienze che mi hanno segnato e ci ho messo un po’ a capire che non sempre le persone vogliono farmi del male.

Fortunatamente al rifugio non si perdono mai d’animo e lavorano tutti i giorni per insegnarci ad avere fiducia!

Nel mio caso la svolta c’è stata grazie ad una volontaria (a me lei è tanto simpatica perché so di essere un po’ il suo preferito!): un giorno ha provato a tirarmi un gioco ed a me è sembrato di ritornare cucciolo. Mi sono messo a giocare ed aspettavo che lei me lo tirasse ancora. Per farle capire che mi piaceva le ho lasciato anche prendermelo dalla bocca senza dare il minimo segno di fastidio.

Da quella volta ogni giorno c’è qualcuno che gioca con me, così io posso divertirmi e anche sfogarmi un po’ correndo.

E non solo, ormai i volontari fanno a gara a chi mi porta il gioco più bello!

Emanuela

Elena e Tea: nascosto dietro al cancello del rifugio c’è un mondo che vi sorprenderà!

Il nostro arrivo a Cascine Rossi risale all’estate del 2007 in seguito a una richiesta di aiuto, pubblicata sul giornale, da parte dei volontari del Rifugio.

Premettiamo che il nostro affetto quasi simbiotico con i cani è insito in noi sin da bambine e dobbiamo confessare che, frequentando il Rifugio Cascine Rossi, è andato via via crescendo.

Vi assicuriamo, fedeli lettori dei social, che, una volta varcato il cancello del Rifugio, vi accoglierà un mondo scandito da code che si muovono a festa, sguardi imploranti carezze, crocchette, dignità, sopportazione e accettazione dell’altro, sia esso con il pelo folto o ruvido, marrone o bianco, incrocio o di razza; quello che conta è che TU SEI LI’ CON LORO E PER LORO.

Sono loro che ci trasmettono gioia sincera e fiducia nelle sfide quotidiane, scevre da ogni falsità. Così è stato l’incontro con Zagor, Camilla, Kira, Bart, Dodo, Pulce, Blakie, Lapo, Laika, Titti, Rex…e tanti altri… Non è fondamentale conoscere da dove vengano o perché siano giunti al Rifugio; noi vediamo solo un manto bianco, nero, marrone, morbido o ruvido, due occhi attenti e intelligenti che ci scrutano. Quello che ci preme trasmettere è la bellezza di vederli “sorridere” quando capiscono che è il loro turno di uscire in passeggiata o l’attaccamento che ci mostrano quando, al ritorno, si aspettano ancora mille carezze, ovviamente ricambiate!

Alcuni tra loro mostrano sin dal loro arrivo al Rifugio timore, diffidenza, ritrosia che con tanta pazienza e volontà svaniscono o si riducono, con piccole eccezioni che però non frenano la gioia di tutti noi volontari di condividere con loro qualche ora di serenità.

Che piova o brilli il sole, i nostri amici sono là che ci aspettano e noi non dobbiamo deluderli, come si fa con gli amici più fidati e a cui si vuole bene.

Elena e Tea

Legge 124 del 2017 – Contributi Pubblici anno 2018

Ai sensi della legge 124 del 2017 pubblichiamo l’elenco dei contributi pubblici erogati alla L.N.D.C. sezione di Casale Monferrato per la gestione del canile Baulandia (gestito previa sottoscrizione di convenzione tecnico economica stipulata con la società Cosmo SpA) anno 2018

Patrizia ci presenta Dako, cane dal grande testone e dal grande cuore!

Ciao a tutti, io sono Patrizia e da qualche anno sono volontaria LNDC, presso il Rifugio Cascine Rossi ed il canile Baulandia. In questo periodo il problema Coronavirus sta mettendo a dura prova tutti, anche noi volontari, che abbiamo accesso al canile limitato per questioni di sicurezza ma soprattutto per loro, i nostri cani! Loro continuano ad essere accuditi e ad uscire negli sgambamenti, però non possono più uscire in passeggiata all’aperto come prima ed, essendo il canile chiuso al pubblico, non possono più godere delle coccole dei visitatori. Noi volontari amiamo immensamente tutti i nostri cani, ma per ognuno di noi ce n’è uno che ha un posto speciale nel nostro cuore. Nel mio caso si tratta di Dako!

Dako, ospitato presso il canile Baulandia, è un cagnolone nero nero come Calimero, dal testone grande, come grande è la sua voglia di trovare qualcuno che gli dia quel senso di appartenenza di cui ha tanto bisogno. Quando questo brutto periodo sarà finito venite a trovarlo! E’ un cane tutto da scoprire e sono sicura che saprà sorprendervi. Lui non aspetta altro se non qualcuno che gli dia amore e rispetto. Nell’attesa di poter tornare alla normalità se volete dare un aiuto a Dako e agli altri ospiti del canile potete trovare tutte le informazioni su come sostenere l’associazione nella sezione “Sostienici” del sito www.cascinerossi.org

Patrizia

Dona il 5 x 1000 al Rifugio Cascine Rossi

L’Associazione “Amici del Rifugio Cascine Rossi Onlus” è un ente senza scopo di lucro fondato nel 2002 a Casale Monferrato. Scopo dell’ente è principalmente dare sostegno a canili raccogliendo fondi per garantire il benessere ed il mantenimento dei cani da loro custoditi.

L’Associazione, dall’anno della sua fondazione, sostiene il Rifugio Cascine Rossi, canile della Lega Nazionale per la Difesa del Cane sezione di Casale Monferrato, devolvendo interamente al rifugio tutte le somme ricevute dai donatori.

Dona il 5 x 1000 al Rifugio Cascine Rossi! Per farlo occorre inserire nell’apposito modulo, al momento della compilazione della dichiarazione dei redditi, il codice fiscale 91022800063, come puoi vedere nell’immagine.

La prima volta al Rifugio non si scorda mai! Monica ci racconta la sua e ci presenta la dolcissima Bianca

La prima volta che sono arrivata al Rifugio per iniziare a fare la volontaria un’operatrice mi fece visitare il canile, mi presentò tutti gli ospiti ed io ero entusiasta per aver conosciuto tutte quelle cose scodinzolanti… quando dopo chiesi cosa c’era al piano di sopra la risposta che ricevetti mi fece sussultare dall’emozione!

“Nella stanza di sopra ci sono due mamme con i loro cuccioli”.

Impaziente chiesi di poterle vedere e quando entrai nella stanza rimasi senza parole: due mammine, appena recuperate da una brutta situazione, che avevano partorito da poco. Una delle due, Laila, era piccola e rotondetta, aveva gli occhi imploranti e stava allattando il suo unico cucciolo. E poi vidi l’altra, Bianca! Uno scheletrino (letteralmente, era talmente magra che si potevano contare le ossa) di taglia media, con tanti pois neri sul suo manto bianco insieme ai suoi sei cuccioli. Quando mi ha vista mi è saltata al collo ed è rimasta lì; ci siamo abbracciate a lungo, un abbraccio tenero e gioioso, la stessa gioia che mi riserva ancora questo essere meraviglioso, ogni volta che la vedo.

Bianca, che ti fissa negli occhi, ti cerca sempre e che ti ama, lei che quando mi affaccio al cancello d’entrata mi riconosce da lontano, attraverso tutte le reti dei box e mi cerca con lo sguardo. Quando entro saluto sempre tutti quegli angeli, ma appena arrivo davanti al suo box devo entrare e stringerla come la prima volta. E lei, dopo essere sprofondata nel mio abbraccio, con le sue zampe sulle spalle, sposta la testolina e inizia a fissarmi grata, come se fossi io a donarle qualcosa e non il contrario…

E’ questo il regalo che riceviamo noi volontari, che ci permette di affrontare anche i momenti più duri: il loro amore incondizionato!

Bianca si trova ancora al Rifugio ed è in attesa di incontrare una famiglia che le possa donare tanto amore e tante coccole.

Monica

TEA: “Io sono stata fortunata ma tanti miei simili invece…”

“In questi giorni vedo la mia mamma umana un po’ triste… ho cercato di capire perché, standole più vicino del solito ed ho sentito che raccontava che uno di noi ex ospiti del rifugio è dovuto rientrare in canile; eppure non capisco, è un cane giovane, bello, sano ed affettuoso, perché mai volersene liberare? Mi sa che è proprio vero, il problema non siamo noi! Il problema è fuori da quel cancello, nella testa e nel cuore di chi decide di adottare senza prima aver pensato a tutti i pro e i contro… Venire in canile ad adottare un cane è un grande gesto d’amore, ma anche di responsabilità! Quando ci portate a casa con voi promettete di accudirci, crescerci, educarci per tutto il resto della nostra vita, e noi vi crediamo, mettiamo la nostra vita nelle vostre mani fidandoci ciecamente. Però a volte accade che per futili motivi decidiate di rompere quella promessa, decidete che non ci volete più, che tanto “siamo solo cani” e che qualcun altro baderà a noi.

Beh, voi non lo sapete, ma quando voi rompete quella promessa spezzate anche il nostro cuore!

Noi in questo siamo molto più fragili degli esseri umani, perché ci doniamo al 100% e quando ci ritroviamo soli non ne comprendiamo il motivo; stiamo male per giorni, mesi, alcuni di noi non riescono nemmeno a riprendersi e rifarsi una nuova vita. Io sono stata usata per la caccia per anni e sinceramente non mi trovavo bene con il mio vecchio padrone; appena potevo cercavo di sfuggirgli, scavalcando qualsiasi recinzione; però mi ritrovavano sempre e mi riportavano nel mio recinto. Tranne l’ultima volta. Mi hanno portata in canile dove sono rimasta per qualche mese e dove ho messo su qualche chilo, perché ero anche tanto magra e deperita. Dopo qualche tempo sono stata adottata… un altro cacciatore direte voi? No! Una famiglia con un enorme giardino, visto che correvo sempre per scappare? Nemmeno! Una famiglia meravigliosa, che vive in un appartamento senza giardino, si è innamorata di me (ancora adesso dicono sempre che sono dolcissima ed allegra e mi coccolano tantissimo!) ed ha deciso di farmi diventare un membro della loro famiglia. L’amore che è nato tra di noi e l’ottima intesa che si è creata ha fatto sì che sì che potessimo superare i problemi dati dalle nostre diverse esigenze. Io sono diventata una meravigliosa compagna di vita in appartamento e loro sono un po’ più in forma grazie alle passeggiate che gli faccio fare spesso! E so che questa volta sarà PER SEMPRE! Perché sono stata fortunata a trovare fuori da quel cancello persone responsabili, motivate e seriamente convinte del loro impegno nei miei confronti, allora come adesso. Persone così mi auguro possano ancora arrivare a quel cancello, per regalare la stessa gioia a tutti i miei amici del Rifugio!

Ah, quasi dimenticavo… io mi chiamo TEA e sono uno splendido segugio italiano. A tanti sarei piaciuta solo per la mia razza e le mie doti di cacciatrice; chi mi ha scelto invece ha guardato oltre… molto lontano… ha guardato con gli occhi dell’amore!